Immagine Servizi di Trasporto Condiviso: Modello di simulazione ad Agenti

Contesto

La sfida principale della pianificazione del trasporto urbano è limitare l'uso delle auto private promuovendo al contempo modalità di trasporto sostenibili. In un contesto caratterizzato da risorse limitate e crescente domanda di mobilità, i servizi di Trasporto Condiviso su Richiesta (Demand Responsive Shared Transport - DRST) possono colmare il divario tra il trasporto pubblico di bassa qualità e il trasporto privato insostenibile. Sfruttando le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT), questi servizi forniscono soluzioni di trasporto flessibili e condivise, offrendo mobilità in tempo reale attraverso flotte di veicoli condivisi da diversi passeggeri.

Metodo

Il design ottimale di un servizio DRST richiede un compromesso tra efficienza (dal punto di vista degli operatori), qualità del servizio (dal punto di vista degli utenti) e sostenibilità (dalla prospettiva della comunità). Questo studio utilizza un modello basato su agenti alimentato da dati GIS per esplorare diverse configurazioni di un tipo specifico di servizio DRST, ovvero il trasporto flessibile. Il modello simula un servizio di trasporto con percorsi misti fissi e flessibili, variando la dimensione della flotta e la capacità dei veicoli nella città di Ragusa (Italia). L'obiettivo è testare l'impatto di diverse strategie operative sull'efficienza del servizio e identificare le variabili di domanda e offerta di trasporto che rendono il servizio fattibile e conveniente.

 

Conclusioni

I risultati delle simulazioni mostrano l'importanza della composizione della flotta e della strategia di scelta del percorso sulle prestazioni complessive del sistema. Questo studio contribuisce allo sviluppo dei servizi DRST, in particolare dei servizi di trasporto flessibile, fornendo suggerimenti preziosi per la progettazione e la gestione ottimale di tali servizi.

La promozione di servizi di trasporto condiviso su richiesta può contribuire significativamente a ridurre l'intensità del trasporto, riducendo l'uso di auto private insostenibili e migliorando l'accessibilità e la sostenibilità della mobilità urbana.

Informazioni

Collegamento all'articolo: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0739885919300654 

Autori: Giuseppe Inturri, Michela Le Pira, Nadia Giuffrida, Matteo Ignaccolo, Alessandro Pluchino, Andrea Rapisarda,  Riccardo D’Angelo

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